IL SIMPOSIO DI SCULTURA - seconda edizione

Si è svolto dal 02 al 12 settembre 2013 la seconda edizione del Simposio Internazionale di Scultura dedicato allo scultore Angelo Zanelli per la realizzazione di un opera di scultura da collocare all’interno di edifici pubblici compresi nello spazio urbano dei  Comuni di Rezzato, Brescia e Botticino  e in altri siti istituzionali.

Elenco Giovani Artisti

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GIOVANI SCULTORI

 

Il progetto denominato “Giovani scultori: un cantiere creativo per la lavorazione artistica del Botticino” è stato ideato della Scuola delle Arti e della Formazione Professionale Rodolfo Vantini ed è stato riconosciuto dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Valorizzare la creatività giovanile in campo artistico e culturale”.

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LE AZIONI DEL PROGETTO

Il progetto, di durata triennale, si articola in alcune azioni operative:

 

__Realizzazione di un percorso formativo continuo( corso di scultura)

__Realizzazione di un’esperienza artistica residenziale

__Organizzazione di un simposio biennale internazionale di scultura ( prima edizione: settembre 2011/ seconda edizione: settembre 2013)

__Creazione di una banca dati di giovani artisti partecipanti al progetto a disposizione del comparto produttivo locale


 

IL SIMPOSIO – prima edizione

Si è svolta dal 05 al 15 settembre 2011 a Rezzato, presso la Scuola delle Arti e della Formazione Professionale Rodolfo Vantini, la prima edizione del Simposio Internazionale di scultura dedicato ad “Angelo Zanelli”, illustre scultore bresciano autore del fregio dell’altare della patria.

I dieci giovani scultori, che durante i giorni del Simposio si sono cimentati con il marmo di Botticino per la realizzazione di una loro opera d’arte, sono stati selezionati a fine luglio 2011  tra più di trenta domande pervenute da tutta Italia e da tutta Europa. A settembre 2013 si terra la seconda edizione del Simposio.

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"Il colore delle città lombarde è sui toni del bistro, del marrone, dell’ocra. A Brescia, invece, si ha l’impressione di una nuova presenza, sembra di essere sotto il riflesso d’un lago o d’una cava di pietre. Alla fine si capisce che è l’uso grande delle pietre e dei marmi che dà questo colore alla città, la pietra vecchia e quella nuova, l’una patinata dal tempo e divenuta lattescente, l’altra bianchissima invernale.

Corrado Alvaro, Brescia, la pietra, l’architettura, “La Stampa” 15 dicembre 1932